giovedì 6 dicembre 2012

Doppia Fila

Ovvero, civiltà negletta.
 
Stasera, arrivo nella Piazza del Quartiere, trovo un posto culutissimo (gaudio e tripudio), posteggio, faccio le commissioni, torno. Una <censura> simpatica e cara persona, posteggiando a pene di segugio, mi ha pressoché imbottigliato.

Salgo in macchina, ovviamente non si vede nessuno anche solo minimamente interessato alla mia manovra.
OOOOOOOOOONK! Il mio claxon ulula di dolore, la situazione non migliora, forse, però, c’è un minimo spazio, benignamente concessomi dal reprobo, che potrei cercare di sfruttare…

Controsterzo, retro… (bonk! Urto la macchina dietro)
Sterza, avanti… (bonk! Urto la vettura dell’abietto)
<bestemmio in cinese>

OOOOOOOOOONK! Ed ancora nessuno compare.

Nel mio immaginario mi trasformo in Pyroman, il supereroe che incendia le auto posteggiate in doppia fila, ma, forse sono un po’ troppo vicino, e la fuliggine sporca: no, grazie, Pyro, facciamo magari un’altra volta…

Controsterzo, retro (bonk!)
Sterza, avanti (bonk!)
<imprecazioni in esperanto>

OOONK! OOONK! OONK! La strombazzata sincopata non ha miglior esito di quella ululata.

Invoco Magneto, signore, del magnetismo: “ti prego, o potente, compari dal nulla e con un elegante gesto riduci l’ingombrante veicolo alle dimensioni  di un barattolo di pelati, ti prego, ti garantisco che il tipo odia i mutanti”. Magneto non compare.

Controsterzo, retro (bonk!)
Sterza, avanti (bonk!)
<invoco alcune divinità ctonie citate in passi poco noti e forse apocrifi del Necronomicon>

OOOOONK OOOOOOONK strombazzata bitonale, il fallocefalo, però, non si vede. La mia vettura con improbabile metamorfosi da transformer si muta in un carro armato Abrams M1A1 da 61 tonnellate e 3 quintali, si arrampica sull’odiosa automobile accartocciandola in un informe origami.

Controsterzo, retro (bonk!)
Sterza, avanti (bonk!)
<cito i santi di mezzo calendario, anche i più oscuri, come S. Epaminonda patrono degli stragisti>

OOOOOOOONK!!!! Iroso quanto inutile barrito del segnalatore acustico, emesso ormai più per abitudine che nella speranza di veder comparire qualcuno.

Intanto immagino di staccare il tergicristallo posteriore dell’inutile e dannoso veicolo, ora però, son quasi in posizione di vantaggio e posso vedere che (giuro) qualcuno ha già provveduto a rimuovere il suddetto tergicristallo dalla sua usuale posizione. Gioisco mentre lo immagino sporgere da orifizi ben diversi da una marmitta.

Controsterzo, retro (bonk!)
Sterza, avanti…
LIBERO! Finalmente LIBEROOOOOO!
<Emetto un disumano liberatorio ululato, alcune anime perse si guardano intorno sgomente mentre un gelido brivido percorre loro la schiena>.

Circumnavigo l’inutile massa di metallo abbandonata, immagino ulteriori efferate rappresaglie nei confronti del bieco, (gli piego lo specchietto?) quand’ecco scorgo lo sconsolato specchietto già penzoloni dalla fiancata. Ma ormai il pensiero vola alla libertà ritrovata, (casa, caldo, pappa, coccole) mi allontano.

O turpe e distratto abbandonatore seriale di quattro ruote dall’indefinito verdastro colore, la mia unica vendetta sarà olimpico distacco ed un liberatorio post di sfogo sul libro delle facce.